Dopo la batosta di Champions e considerate le assenze, Spalletti mischia le carte e si affida al ritorno del tridente “piccolo” con Dzeko fuori ed El Shaarawy in campo con Perotti e Salah a fargli compagnia, esterni bassi Bruno Peres-Florenzi (capitano dal primo minuto data la degradazione di De Rossi dopo i fatti di settimana scorsa), Manolas e Vermaelen  centrali di difesa, Szczęsny preferito ancora una volta ad Allison, Strootman-De Rossi- Nainggolan in mediana. I tre gol subiti mercoledì scorso e le critiche d’un’intera settimana sembrano fornire linfa nuova ai giallorossi che, a differenza delle ultime due performance, partono subito forte e si portano in vantaggio dopo pochi minuti dal calcio d’inizio grazie ad un rigore del glaciale Perotti, che con un abile finta di tiro spiazza Marco Storari e porta in vantaggio i suoi. Siglato lo 0-1 però, l’arretramento del baricentro dei giallorossi, che preferiscono lasciare il pallino del gioco in mano ai sardi per poi colpire in contropiede, garantisce ai padroni di casa la possibilità di aggredire forte, e la Roma si sa, quando attaccata dà sempre la sensazione di essere in difficoltà. Sensazione che sembra aumentare quando gli avversari crossano il pallone in area dove l’indecisione regna sovrana. Nel finale di tempo infatti, cross dalla sinistra e l’ex Marco Borriello colpisce in pieno il palo alla destra di Szczęsny con un bel tuffo di testa. Spalletti non è convinto della prestazione dei suoi e dà una chance ad Edin Dzeko lasciando il Faraone sotto la doccia. Il cambio è quanto mai azzeccato: cross di Salah, Dzeko spizza di testa per l’accorrente Strootman che da breve distanza non sbaglia e fa 2-0. Forte del doppio vantaggio, la Roma però continua ad attendere, e i padroni di casa ne approfittano guadagnando ancora campo, e il caso vuole che accorcino le distanze col solito tap in di Borriello (quinto gol contro la Roma nelle ultime 4 sfide), generato da azione dalla sinistra di Marco Sau. Il gol carica i sardi che alzano ancora l’asticella del pressing, Rastelli passa a tre davanti e la Roma va in bambola, non salendo più. Spalletti allora richiama Perotti in panchina, ed è costretto ad affidarsi a Fazio per cercare di respingere i traversoni avversari. La mossa sembra essere obbligata, ma a conti fatti si rivela altamente controproducente, con la linea a 3 che fatica ad allinearsi, e un Vermaelen poco attento nel non farsi attrarre fuori posizione dai movimenti delle tre punte cagliaritane. L’assalto finale avversario, come la storia giallorossa insegna, si concretizza in un insperato pareggio per i padroni di casa: un deconcentrato Florenzi regala palla agli avversari, spiovente dalla destra e Sau di testa, in mezzo a Fazio, Manolas e Vermaelen, sigla l’insperato pareggio e regala al Cagliari un punto che farà comodo ai fini della salvezza. Il pareggio non può che star stretto ai giallorossi, ma novanta sono i minuti di gioco e fino ad ora la sensazione è che tempo e concentrazione non siano elementi affini alla squadra giallorossa. Contro quali nemici combatte questa Roma?

Lorenzo Russo



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