De Rossi, ci risiamo
Domenica pomeriggio, durante la partita in casa del Genoa, il capitano della Roma ha collezionato il quindicesimo cartellino rosso della sua ormai lunga carriera, il tredicesimo indossando la maglia giallorossa.
Al 69’ di gioco contrasto in area tra Daniele De Rossi e Gianluca Lapadula, ex Milan, durante un calcio d’angolo in favore della squadra di casa. Il numero dieci è a terra, l’arbitro non vede ma il VAR non lascia scampo. De Rossi ha rifilato uno schiaffo a Lapadula. Giacomelli non ha dubbi e assegna un calcio di rigore per la formazione di Ballardini ed estrae il cartellino rosso ai danni di Daniele De Rossi.
Perché, Daniele?
Dopo la rabbia, dopo la delusione, è la domanda che ci poniamo tutti. Le scorie non ancora smaltite della trasferta a Madrid non sono una giustificazione. Che il Ferraris sia senza ombra di dubbio un campo ostico e scorbutico non è una giustificazione. Persino gli strattoni di Lapadula non sono una giustificazione.
Il demone del nervosismo ritorna a far visita al numero sedici giallorosso ogni qual volta gli appellativi come “testa calda” vanno in soffitta per un po’. L’incapacità di gestire la tensione per De Rossi è nota ai più, come un segno indelebile. Difficile, infatti, dimenticare il cartellino rosso assegnatogli al Mondiale di Germania, per una gomitata al volto di Brian McBride, nel corso della partita contro gli Stati Uniti del 17 giugno 2006. Il gesto lo espone alla gogna mediatica non solo in Italia, ma in tutto il mondo, macchiando la reputazione del giovane De Rossi definitivamente. Molti hanno perdonato, altrettanti non hanno dimenticato quella gomitata inutile, sventata, che lasciò l’Italia di Marcello Lippi in dieci durante una partita complicata.
Il futuro è adesso
Durante i Mondiali che hanno visto l’Italia trionfare, Capitan Futuro aveva soli ventidue anni e un’esuberanza su cui si poteva ancora chiudere un occhio. Ma il futuro è ormai presente. Daniele ha raccolto la fascia di capitano il 28 maggio di quest’anno, dopo l’addio al calcio di Francesco Totti, all’età di trentatré anni. Ora più che mai un comportamento del genere non può essere perdonato al capitano della Roma, dal quale ci si aspetta un gioco esemplare e un ruolo chiave: guidare la squadra, mantenerla compatta ed efficace. Non che sia l’artefice della sua disgregazione, come è successo ieri pomeriggio allo stadio Luigi Ferraris, dove la Roma ha perso l’occasione di distaccarsi maggiormente dalla Lazio – i biancocelesti hanno pareggiato con la Fiorentina – e di mantenere il passo della Juventus. Molti tifosi chiedono che gli venga tolta la fascia di capitano.
Una lista impietosa
Incapacità di mantenere il sangue freddo in partite decisive, in momenti di tensione. Questo ci dicono le statistiche, una debolezza che Daniele De Rossi non può permettersi. Di seguito la cronologia completa delle espulsioni collezionate dal numero sedici con la maglia giallorossa e con la nazionale.
Serie A:
13 marzo 2005: rosso diretto durante Cagliari-Roma 3-0.
24 settembre 2008: doppio giallo durante Genoa-Roma 3-1.
7 marzo 2009: doppio giallo durante Roma-Udinese 1-1.
4 dicembre 2010: rosso diretto durante Chievo-Roma 2-2.
1 maggio 2011: rosso diretto durante Bari-Roma 1-2. Altra gomitata, rifilata a Bentivoglio.
11 novembre 2012: rosso diretto durante il derby Lazio-Roma 3-2. Il pugno a Mauri gelò lo Stadio Olimpico.
5 gennaio 2014: rosso diretto durante Juventus-Roma 3-0. Intervento a forbice ai danni Chiellini, compagno di nazionale.
6 dicembre 2014: doppio giallo durante Sassuolo-Roma 2-2.
26 novembre 2017: rosso diretto durante Genoa-Roma 1-1. Il sopracitato schiaffo a Gianluca Lapadula.
Coppe:
19 ottobre 2004: rosso diretto durante la partita di Champions League Bayer Leverkusen-Roma 3-1.
16 marzo 2005: rosso diretto durante la partita di Coppa Italia Fiorentina-Roma 1-0.
15 febbraio 2006: rosso diretto durante la partita di Coppa Uefa Bruges-Roma 1-2.
23 agosto 2016: rosso diretto durante la partita di Champions League Roma-Porto 0-3. Intervento a gamba tesa su Maxi Pereira.
Con la nazionale italiana:
17 giugno 2006 rosso diretto ai Mondiali durante la partita Italia-Usa 1-1. La tristemente nota gomitata a McBride.
6 settembre 2015: rosso diretto alle Qualificazioni europee durante la partita Italia-Bulgaria 1-0.
Le squalifiche:
8 marzo 2011: squalificato dal giudice sportivo per il pugno a Srna durante la partita di Champions League Shakhtar Donetsk-Roma 3-0.
1 marzo 2014: squalificato dal giudice sportivo per il pugno a Icardi durante Roma-Inter 0-0.
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