La Roma si giocherà una fetta importante di stagione tra il 17 e il 23 agosto: partita di andata contro il Porto nel play off di Champions allo Stadio ‘Do Dragao’, Udinese all’Olimpico e return match contro i portoghesi tra le mura amiche. E’ vero, la squadra di Spalletti ha evitato il temibile Manchester City, ma il Porto di Nuno Espirito Santo rappresenta una minaccia insidiosa per passare alla fase a gironi di Champions League. Dicevamo che la Roma giocherà la partita di ritorno contro i biancoblu in casa: ma è davvero un vantaggio? Analizzando gli ultimi 20 anni, dal 1996 ad oggi, non sempre può considerarsi un fattore positivo giocare la partita decisiva all’Olimpico.

SLAVIA PRAGA – Nella stagione 1995/96, esattamente il 19 marzo, la Roma affrontava lo Slavia Praga: i giallorossi dovevano ribaltare il 2-0 dell’andata in Repubblica Ceca e, nonostante l’impresa di andare ai supplementari grazie alle reti di Moriero e Giannini, e successivamente il 3-0 di uno scatenato Moriero, negli ultimi minuti segna Vavra per i cechi facendo svanire la semifinale di Coppa Uefa.

IL RITORNO IN CASA – La Roma ha disputato sedici volte un return-match europeo tra le mura amiche. Il bilancio è tutt’altro che incoraggiante: sette qualificazioni e ben nove eliminazioni. Addirittura cinque nelle ultime sei occasioni, contro Middlesbrough (2006, Coppa Uefa), Arsenal (2009, Champions League), Panathinaikos (2010, Europa League), Slovan Bratislava (2011, Europa League) e Fiorentina (2015, Europa League).

IL RITORNO FUORI CASA – Nei 19 confronti ad eliminazione diretta nelle gare Europee, in cui la Roma ha giocato il return match lontano dall’Olimpico, ben 13 volte è riuscita a passare il turno. L’ultimo ricordo positivo è contro il Feyenoord nel 2015 in Europa League (1-1 all’andata e 2-1 a Rotterdam). Proprio con Spalletti in panchina, il passaggio del turno più difficile e sicuramente che tutti i tifosi romanisti ricordano con affetto, è il trionfo allo Stade de Gerlande contro il Lione nel 2007 negli ottavi di finale di Champions League: 2-0 con reti di Totti e Mancini (che fece venire il mal di testa a Reveiller con le sue finte ubriacanti). La partita d’andata all’Olimpico era finita con uno scialbo 0-0. Ma non solo: la Roma si ripete nel 2008, sempre con Spalletti in panchina, sempre agli ottavi di finale di Champions con una vittoria per 2-1 in casa e un 1-2 al Bernabeu.

Fabio Settecani



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