Stephan El Shaarawy

Solo una follia di De Rossi ha costretto la Roma al primo pareggio stagionale nella trasferta di Genova. I giallorossi, in effetti, hanno dominato in largo e in lungo il match risultando, nei 90 minuti complessivi, i più pericolosi, questo perché il Genoa di Ballardini si è chiuso nella propria metà campo, cercando di creare pericoli solo dal contropiede. Già nel primo tempo, infatti, la Roma è stata la più pericolosa, nonostante non sia riuscita a creare delle vere e proprie occasioni da gol. In area di rigore, però, si è fatta vedere impensierendo Perin, il quale in più occasioni è stato graziato dai suoi difensori, i quali sono stati sempre pronti a lottare per contrastare i vari tentativi di Dzeko e compagni. Proprio l’attaccante bosniaco ha avuto, al 14′, la sua migliore occasione, quando il suo tiro è stato “murato” da Izzo, dopo che Spolli aveva respinto la conclusione di El Shaarawy.

Sempre dai piedi dell’italo-egiziano poteva nascere un’occasione pericolosa, quando il suo cross diretto verso il centro dell’area viene bloccato da un tocco con il braccio di Laxalt, per Giacomelli non è rigore e, probabilmente, dal Var gli viene confermata la scelta. Il dubbio rimane però perché il braccio del difensore del Genoa non era proprio attaccato al corpo, anche se molto vicino. Nel caso in cui fosse stato fischiato il rigore probabilmente sarebbe stato l’unico modo per la Roma di sbloccare il match, perché la fase difensiva genoana è stata perfetta, lasciando pochissimi spazi alla velocità dei giallorossi. Se la fase difensiva è riuscita in questo, così non si può dire della controparte offensiva, che ha sofferto per tutto il match la fisicità e la velocità della difesa della Roma, la quale ha concesso pochissimo agli avversari.

Il vantaggio della Roma, che stava giocando nettamente meglio, è arrivato quindi nel secondo tempo, proprio con El Shaarawy, il quale anticipando Izzo ha girato in rete di destro il cross preciso di Florenzi. Con questo gol la partita sembrava finita, troppo forte la Roma psicologicamente per farsi beffare, ma non è stato così. Sugli sviluppi di un corner De Rossi ha commesso uno dei suoi errori che, di tanto in tanto, hanno costellato la sua carriera: uno schiaffo in pieno su Lapadula. Appena si è accorto di averla fatta grossa, De Rossi ha provato a ingannare l’arbitro cadendo a terra a sua volta, e ci stava quasi riuscendo perché Giacomelli non ha fischiato immediatamente. Dopo l’intervento del Var, giustamente, il direttore di gara ha optato per il rosso ed il rigore, trasformato da Lapadula.

Sotto di un uomo è difficile per tutti, infatti la Roma, se non fosse stato per la traversa di Strootman e per l’uscita tempestiva di Perin su Schick, non è riuscita a costruire azioni pericolose, così come il Genoa che si è “accontentato” di provare a portare a casa il punticino prezioso.

Quello di De Rossi è stato un errore grave che ha reso quasi impossibile portare a casa la vittoria. Ma le colpe non sono solo le sue, perché i giallorossi in realtà sono stati poco precisi in attacco non riuscendo a ripetere le ottime prestazioni viste in tutta la stagione. Un pareggio che però non è una bocciatura completa e, soprattutto, non deve esserlo, perché la Roma è ancora quarta in classifica, a tre punti dalla Juventus terza, e un piccolo calo ci può stare in una stagione lunga ed impegnativa. Venerdì ci sarà la Spal all’Olimpico, che sarà la partita da cui ripartire per poter continuare ad ambire ai piani altissimi della classifica. La Roma sa quanto sarà importante, così come lo sa Di Francesco il quale, esente da colpe, ieri dopo la partita ha spronato la squadra in vista dei futuri impegni.



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