In una serata da dimenticare, calcisticamente parlando, si salva solo Radja Nainggolan. Il centrocampista giallorosso cerca di spingere la Roma verso la qualificazione, ma è l’unico. Bocciati su tutti De Rossi ed Emerson.

TOP

NAINGGOLAN – In 10, in 9, in 8, per il Ninja l’inferiorità numerica non è un problema. Il belga corre e combatte per novanta minuti, fino alla fine. Eroe solitario…

FLOP

“PREPARIAMO QUESTA PARTITA DA 8 MESI…” – Visti i risultati, il discorso pre partita di Luciano Spalletti diventa pesante come un macigno… Il tecnico toscano ci credeva. Impensabile che otto mesi di lavoro si siano concretizzati in un harakiri che non è spiegabile logicamente. A differenza di Oporto, e al pari della gara di campionato contro l’Udinese, la Roma entra in campo con un atteggiamento assolutamente passivo che si rivela immediatamente controproducente. Vista la scelta di De Rossi centrale viene da pensare che Spalletti sentisse come primaria l’esigenza di controllare la gara piuttosto che attaccare…

DE ROSSI – Ancora una volta Daniele lascia anzitempo gara e compagni di squadra. Il reiterarsi di questo atteggiamento non è più ammissibile né giustificabile. In una serata fondamentale come quella di ieri, capitan De Rossi avrebbe dovuto condurre la nave giallorossa verso l’approdo sicuro della Champions ed invece, una sua scellerata manovra in mare aperto, ha condannato la truppa romana al naufragio Europa League.

EMERSON – La sua sola presenza inizia a diventare pericolosa. In due sole partite ha fatto più danni che altro.

ASTINENZA EUROPEA – L’ultima gara del girone della passata edizione contro il Bate Borisov terminò 0-0, agli ottavi contro il Real Madrid i giallorossi restarono a secco. L’unica rete nelle ultime cinque gare europee è dunque quella regalata dal difensore centrale del Porto Felipe nella gara d’andata.

INTROITI ECONOMICI – Oltre al prestigio, il non ingresso in Champions costa alla Roma 30 milioni di euro circa. Juventus e Napoli, sentitamente, ringraziano.

NON DA CHAMPIONS – Il risultato di ieri ha dimostrato ampiamente l’inadeguatezza del gruppo. È evidente che non si tratta solo di un problema tecnico ma anche, e soprattutto, mentale. Dato che questa non è una novità ci chiediamo: quando finirà tutto questo?

Lorenzo Russo



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