Finisce 1-0, Fiorentina-Roma: all’Artemio Franchi vince la viola. Esce invece sconfitta la Roma, dopo aver giocato una partita solida ed intensa, con qualche carenza dal punto di vista delle idee offensive. Probabilmente il risultato più giusto sarebbe stato un pareggio, ma a 8’ dal fischio finale Badelj tira un colpo da biliardo da fuori area e nulla ci può fare il portiere giallorosso. Gara sostanzialmente decisa da un episodio (l’arbitro avrebbe potuto annullare la rete), ma la Roma deve preoccuparsi di ritrovare brillantezza in attacco. Per battere le formazioni forti e preparate (come era anche il Plzen), sarà comunque necessario mettere personalità e non avere paura di rischiare qualche giocata in più.
TOP
1- Szczęsny: Grande prova del portiere polacco, che è attento su ogni pallone che arriva nella sua area di rigore. Parata miracolosa su botta sicura di Milic da vicino e quasi quasi metteva i guanti anche sulla conclusione da fuori di Badelj che porta i viola in vantaggio.
2- I terzini: Sia Bruno Peres che Florenzi hanno fatto partite migliori, come tutta la Roma del resto. Tutti e due sbagliano molto in costruzione, l’ex Torino commette anche qualche errore evidente in fase difensiva. Ad ogni modo, l’italiano mette grinta e trova passaggi risolutivi (vedi i cross per Dzeko e l’assist a Nainggolan). Il brasiliano invece gioca adattato a sinistra, l’integrazione nel gruppo è quello che è, ma nel secondo tempo è lui uno dei migliori: si propone in attacco in modo pericoloso e limita bene Bernardeschi.
3- Manolas: Il greco è una certezza anche a Firenze. Non si vuole dire che è un fenomeno, ma un difensore molto solido sicuramente. L’attacco della Fiorentina non è semplice da affrontare, ma Manolas è sempre presente, non si lascia mai superare ed è spesso pronto a rimediare agli errori dei compagni. Riesce a limitare i viola alla grande, sia lavorando con il fisico che duellando in velocità.
Nota di merito: I movimenti di Dzeko sono migliori rispetto a tante altre gare della Roma. I tifosi giallorossi sono abituati a vederlo in ritardo su tanti palloni pericolosi al centro dell’area e la cosa fa spesso sbuffare. Ieri però il bosniaco si è presentato puntuale a quasi tutti gli appuntamenti con la sfera. Il romanista sbaglia un’occasione e poi potrebbe fare meglio su un filtrante di Salah al secondo tempo, ma stavolta i compagni almeno riescono a trovarlo più facilmente di tante altre uscite, già questo è importante per lo sviluppo dell’azione.
FLOP
1- La personalità dei centrocampisti: Partita comunque opaca della Roma, senza infamia né lode. Lascia l’amaro in bocca vedere i palleggiatori toscani dialogare di prima, toccarla di tacco e forzare imbucate ambiziose, mentre i giallorossi si limitano quasi sempre al compitino. I movimenti di Nainggolan ci sono, Strootman comunque mette energia, ma non basta: Borja Valero, Badelj e (persino) Carlos Sanchez cercano spesso la giocata complicata, senza aver paura di perdere palloni che lancerebbero la Roma in contropiede.
Cercasi coraggio.
2- Giudici di gara: L’arbitro lascia correre molto durante la partita e ne beneficia lo spettacolo. Tante azioni veloci e ritmo che cresce, nonostante questo la gara resta onesta e sotto controllo di Rizzoli. Il goal di Badelj è viziato da un fuorigioco evidente di Kalinic, che influisce sull’azione aprendo le gambe. Lasciar correre non è un errore gravissimo ma obiettivamente il gesto dell’attaccante viola era così palese che vederlo non era difficile. Probabilmente con un po’ di collaborazione tra gli assistenti si poteva arrivare a cambiare la decisione.
Calo di concentrazione
3- Perotti-Salah: Le due ali della Roma non sono protagoniste in questo match. Entrambi iniziano la gara troppo sulle loro e non sono partecipi nelle manovre offensive. Perotti prova un po’ ad alternare i movimenti, venendo anche in mezzo al rettangolo da gioco, l’egiziano non ci pensa proprio e resta sempre sulla corsia come fosse un binario. Nel secondo tempo Perotti svanisce e Salah ha qualche pallone per poter far male alla difesa viola, ma li sfrutta maluccio. In generale, troppo poco da questi due giocatori, dalla cui imprevedibilità dipende tanto della pericolosità offensiva della formazione di Spalletti.
Nota di demerito: La partita di Fazio è stata sporcata da tanti errori. Il difensore giallorosso sbaglia diverse volte il passaggio in uscita e non si posiziona bene in occasione di due ripartenze viola. Per sua fortuna, la squadra di Sousa non capitalizza e c’è spesso Manolas a rimediare.
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