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Campionato

Di Francesco: “Era importante sbloccarci in casa. Shakhtar? Ci vorrà il sostegno dei tifosi”

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Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la vittoria dei giallorossi per 3-0 contro il Torino.

DI FRANCESCO A PREMIUM SPORT

Primo tempo Roma timida.
Non abbiamo fatto un buon primo tempo, eravamo macchinosi e il Torino ha fatto meglio. Nel secondo ho cambiato alzando Nainggolan e abbiamo fatto meglio. In casa stavamo soffrendo questa partita ci ha sbloccato.

Ora la Champions. 
Loro sono una buona squadra. Vincendo abbiamo superato uno scoglio, affrontiamo una partita davvero importante e avremo bisogno di 12 uomini, il pubblico sarà fondamentale.

Schick?
Non ha fatto bene nel primo tempo come tutta la squadra. Sta lavorando e migliorando, va aspettato e ha qualità, chi ne capisce lo sa.

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Cosa ti lascia la partita di oggi?
Il concetto di squadra deve essere sempre lo stesso. Equilibrio alla base, cosa non successo nel primo tempo, dove eravamo lunghi. Con lo Shakhtar sarà molto importante, ma possiamo creargli difficoltà anche noi. Questi 7 gol in 2 gare ci daranno fiducia per affrontare la gara al meglio.

Nel secondo tempo l’arma in più è stata il pressing. 
Sì, ho cambiato e mi sono messo 4-2-3-1 perché eravamo troppo distanti dagli attaccanti. Alzando Nainggolan siamo stati anche devastanti in alcune ripartenze, ma questo doveva essere fatto nel primo tempo. Ho cambiato qualcosa per fargli scattare l’input nel chip, come dico io.

Così facendo potevate competere per lo scudetto?
Non dobbiamo guardare dietro, ancora possiamo fare tanto. Sono tante le cose positive e abbiamo fatto crescere tanti giovani. Non dobbiamo guardare indietro ma pensare a quello che possiamo fare.

Alisson?
Nella prima parte l’abbiamo impegnato poco. Mi hanno detto di valorizzarlo e quindi stiamo concedendo qualche tiro in più. Lo sta allenando Savorani alla grande che è bravissimo.


DI FRANCESCO A SKY

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Sette gol nelle ultime due gare. Questa sera un piccolo neo è la difficoltà nei primi 45 minuti?
Loro sono stati molto bravi a darci le pressioni giuste e nell’accorciare, noi invece abbiamo fatto tutto per metterci in difficoltà da soli. Sia nel palleggio, sia nell’essere pochi puliti e nello stesso tempo venivamo tutti in contro a prendere la palla e non c’era nessuno che allungava e cercava la profondità. Nel secondo tempo ho cambiato, ho messo Nainggolan dietro le punte e ho cambiato il sistema. In questo caso la partita era bloccata e non riuscivamo a dare quelle pressioni costanti che siamo abituati noi, mettendoci in questo modo ho avuto risposte importanti. Da cancellare il primo tempo, sotto tutti i punti di vista, come approccio e come mentalità, però ottimo il secondo tempo per quello che la squadra ha ricercato.

Prestazione collettiva, ma facciamo un eccezione sull’osservato speciale: Schick…
Per diventare grandi si passa dal collettivo e questa sera ne è la dimostrazione, Patrick nel secondo tempo ha fatto meglio anche lui. Nel primo tempo erano troppo distanti e come prima punta nel 4-3-3 tende ad aprirsi un po’ troppo e a giocare poco dentro e non gli permette di avere attacchi immediati della porta. Ha una tipologia di corsa di muoversi diversamente da un’attaccante centrale. Con un uomo vicino ha fatto veramente meglio.

Martedì è una serata importante. Ci arrivate con un’autostima superiore?
Assolutamente si, vincere aiuta a vincere. Dobbiamo giocare in 12 martedì, il pubblico sarà importante. Tante volte si è trascinati da questo grande pubblico e mi auguro che martedì siano numerosi. Abbiamo bisogno del loro sostegno ma saremo noi poi a trascinarli con la prestazione.

Le cose migliorano con la verticalizzazione, nel secondo tempo è sfruttare il movimento per inserirsi.
Sono d’accordo, il concetto è sempre riempire gli spazi giusti, se mettiamo 10 giocatori che vengono incontro è difficile creare situazioni e spostare gli avversari. Lavoriamo su dei principi, una volta che vengono la squadra riesce a rimanere corta e sia pericolosa nel giocare.

Se un tifoso della Sampdoria le chiedesse “perché non è lo stesso giocatore di Genova”, che risponderebbe?
Ci vuole continuità e abitudine, non ricordo che alla Sampdoria abbia fatto tutte queste partite da titolare, ma ha qualità e ve lo assicuro. È un giocatore di spessore, spesso si apre troppo nel 433 e non va bene in questo modulo, ma nel secondo tempo con l’uomo accanto si è mosso meglio.

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Le emozioni di Di Francesco al gol di De Rossi?
Sono contento per De Rossi, voleva assolutamente giocare. Per lui è una giornata difficile, gli ho chiesto cosa volesse fare e mi ha detto che voleva giocare. Meritava il gol per ricordare Davide (Astori, ndr) al meglio.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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