Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la vittoria dei giallorossi per 2-1 contro la Lazio.
DI FRANCESCO A PREMIUM SPORT
Penso che abbiamo fatto una partita aggressiva. Per giocare in un determinato modo devi avere una buona forma. Abbiamo messo sotto la Lazio facendo una bella partita.
Cosa c’è di buono e cosa c’è che si può migliorare? Fate una grande pressione.
Inizialmente un po’ meno, poi abbiamo alzato la pressione e abbiamo osato, perché bisogna rischiare. Siamo andati bene in verticale e siamo stati bravi a salire su con i tempi giusti, mentre nel primo tempo questo lo abbiamo cercato di meno.
Preferisci il derby da allenatore o da giocatore?
Da allenatore.
Totti?
Per lui è un nuovo modo di vedere il derby, ma mi ha sorpresa perché lo ha fatto in maniera veramente professionale.
Avete attaccato tutti insieme…
Quando fai manovra riesci a portare più giocatori in area, ma a me piace certe volte più la giocata secca. La nostra migliore arma in area è Dzeko, certe volte vorrei che ci fosse questa giocata più netta.
Come commenti la squadra e Nainggolan?
Vedo una squadra che sta crescendo molto, ma adesso dobbiamo buttarci nella prossima partita di Champions e poi sulle altre partite di campionato con questa concentrazione ed attenzione. Per quanto riguarda Nainggolan, lo chiamano il Ninja ed è così. Fino a 8 giorni fa aveva una lesione muscolare e oggi ha giocato così. Che altro termine usare? Forse supereroe.
Florenzi?
Ha avuto un semplice problema dovuto a stanchezza, niente di cui preoccuparsi.
DI FRANCESCO A SKY SPORT
Interpretazione ottima del derby. Prestazione eccellente.
Sì, lo avevo detto che loro erano bravi in ripartenza e dovevamo assorbire la loro profondità ma non volevo cambiare la nostra mentalità di essere sempre aggressivi anche magari concedendo qualche spazio. Questo ci ha permesso di avere in mano la gara.
Su Nainggolan.
Lui è proprio un Ninja, riesce ad assorbire una lesione vera con la testa in pochi giorni. Ha una volontà di ferro e ha una grande qualità come calciatore.
Il pressing partiva dagli attaccanti.
Anche i movimenti successivi del terzino sono la nostra qualità maggiore. L’avevamo preparato, lo potevamo fare meglio nel primo tempo e ci sta quando vogliamo aprirci con i tre difensori. Poteva toglierci qualcosa con la loro verticalità, invece ci ha dato tanto.
La squadra è convinta di quello che tu dici e ha una foga tale da sopperire a qualche errore. C’è convinzione estrema.
Sì, specialmente a Roma la cosa difficile è entrare nella testa dei calciatori e negli spogliatoi. Loro sono convinti di quello che fanno, mi sta piacendo di più anche la fase offensiva. Ma in questo ambiente dobbiamo dare continuità e non fermarci, soprattutto negli allenamenti.
Meglio vincere il derby da allenatore o da giocatore? Ora siete lì davanti…
Grande soddisfazione, mi tengo stretto questo derby. Sono emozioni differenti, da allenatori si soffre di più. Speriamo di rimanere in alto per tanto tempo. Io credo molto nel lavoro, la cosa più importante è entrare nella testa dei calciatori che si stanno rendendo conto che stare di là porta tanti vantaggi.
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