Aleksandar Kolarov, match winner della sfida contro il Torino, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine del match contro il granata vinto per 1-0.
KOLAROV A MEDIASET PREMIUM
Tre punti pesanti, ci siete per lo scudetto
Basta parlare di queste cose dopo 9 giornate. Abbiamo fatto il nostro dovere, ora da sfruttare il calendario, abbiamo 2 partite in casa e dobbiamo vincerle
11 vittorie in trasferta, una continuità che in casa manca.
Non lo so, sono qui da 3 mesi, facciamo il possibile anche in casa. Le sconfitte con Napoli e Inter sono solo un caso.
Gol fondamentale oggi, sei il leader di questa squadra
Cerco di dare sempre il massimo, non sempre mi riesce ma sono stato accolto bene, sembra che sono qui da un paio d’anni. Il gol? Mi interessa poco, a questo punto della carriera mi interessa vincere e continuare così
Roma che può vincere qualcosa?
Non lo so, non si possono fare questi discorsi dopo 8 giornate. Non voglio illudermi parlando di scudetto.
Un aggettivo per questa Roma?
Non saprei, lo lascio al mister.
KOLAROV A SKY SPORT
Un gol alla Mihajlovic
Era il mio idolo da piccolo e ci tenevo a far gol contro di lui ma sono contento soprattutto per la vittoria
Che significano questi 3 punti?
Una prova di continuità perché abbiamo confermato la partita di Londra che dovevamo vincere. È sempre difficile giocare dopo 3 giorni, abbiamo sofferto un po’ ma quello che conta era vincere
Stanchi dopo Chelsea?
Si ci sta, il Torino veniva da due pareggi e ci teneva a vincere. Nel calcio ci sono anche gli avversari, sono contento che abbiamo dato un segnale di continuità
C’è anche la Roma per lo Scudetto?
C’era anche prima la Roma e ci sarà anche tra 10 giornate. Sappiamo che siamo forti ma dobbiamo vincere sempre e poi vediamo dove possiamo arrivare
KOLAROV A ROMA TV
Pensavi di essere così decisivo quando sei arrivato?
Io cerco di fare sempre bene, faccio quello che posso per le mie qualità. Cerco di dare sempre il massimo, poi adesso faccio spesso gol. Non voglio dire le solite cose, ma devo dire che oggi era importantissimo vincere dopo la gara di Londra che meritavamo di vincere. Abbiamo accorciato la classifica.
Com’è andata con Moreno?
A volte quando bisogna vincere, bisogna lasciare i difensori centrali all’uno contro uno. Io certe volte dovevo fare pressione e l’ho lasciato da solo, ma serviva per prendere palla in alto e ripartire. Era all’esordio, ma ha fatto molto bene.
Come fai a gestirti così bene?
E’ tutta questione di testa. Ci sono giocatori che hanno mezzi tecnici in più, altri in meno. Io preparo tutte le partite allo stesso modo, perché serve vincere contro tutti. Bisogna sempre restare con i piedi per terra se si vuole fare qualcosa di importanti.
L’abbraccio con Mihajlovic?
Per me è come un padre. E’ stato anche mio allenatore ed è una persona a cui tengo moltissimo. Per questo l’ho abbracciato.
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