Luciano Spalletti, allenatore della Roma

Luciano Spalletti, allenatore della Roma, ha commentato la vittoria dei giallorossi contro il Bologna. Queste le sue dichiarazioni:

SPALLETTI A MEDIASET

Vittoria importante e preziosa, una risposta significativa a una settimana amara
Per questo vanno fatto i complimenti alla squadra, si sono comportati da professionisti, si sono allenati con il ‘ghigno’, nella maniera corretta e oggi hanno giocato con un caldo che spezzava le gambe, sono stati perfetti

-6 dalla Juve, si vive partita per partita o resta l’idea di andarli a prendere?
Abbiamo delle partite che possono sembrare più abbordabili e altre in cui ci sarà da lottare, ma bisognerà abituarsi ad avere un rendimento costante

Ogni volta che riconquistavate palla riuscivate ad avere il vantaggio
Non dovevamo prendere le ripartenze dai loro esterni, che hanno qualità. Di Francesco aveva qualità, Destro era stimolato a mille… Dovevamo gestire bene e avere equilibrio in difesa senza farci trovare in difficoltà. Eccetto qualche pallone a scavalcare, siamo stati perfetti

Ha fatto cose straordinarie quest’anno, ma dice che solo vincendo può restare. Non potrebbe gioire di più del lavoro che ha fatto? Si tolga qualche soddisfazione… Due sole pecche: l’Europa League e il derby di Coppa.
Per ora abbiamo fatto ridere. Mancano 7 partite che possono determinare la classifica, se riusciamo a fare bene l’annata prende un sapore diverso nonostante queste sconfitte, che a viverle addosso hanno un peso diverso. Se si vogliono trovare lati positivi ce ne sono molti, ma vanno fatto bene queste 7 partite. La cosa più importante sarà vedere quanti punti avremo fatto da quando ho preso questa squadra nei confronti di Juve, Inter e Milan. Una sconfitta ci sta, ma perdendo le partite determinanti c’è qualcosa da rivedere nella scelta del momento di dare il massimo e mostrare il carattere, bisogna dire: “Questa la porto a casa e basta”. Su questo dobbiamo ancora migliorare.

Lei ha detto che avrebbe dovuto alzare di più la tensione nel derby. Perché l’ha fatto?
Conosco meglio di lei i miei calciatori, hanno bisogno di essere stimolati e a volte la tensione si abbassa. Ma non c’è da abbassare nulla, bisogna continuare a credere che si può vincere, nonostante gli avversari, senza elencare punti di forza e punti deboli. Bisogna restare con la testa lucida e stare sul pezzo. Bisognava caricare tutto di più

SPALLETTI A SKY SPORT

Come si spiegano queste due velocità?
Noi abbiamo fatto queste due sconfitte molto brutte, vanno fatti i complimenti ai ragazzi perché c’era da assorbire il contraccolpo e riorganizzarci e l’abbiamo fatto vincendo. Eravamo abituati a giocare di notte poi oggi la temperatura non aiutava e invece si sono fatti trovare pronti e hanno reagito nella maniera giusta. Ci siamo allenati col ghigno, ci siamo tenuti tutti la barba anche un po’ sudicina e abbiamo vinto

Il ghigno di Spalletti?
Il ghigno della Roma, perché la Roma deve far così, non si deve turbare da quello che può essere un risultato negativo. Può sbagliare qualcosa, come è successo nell’ultima partita, ma per la troppa voglia di fare, mentre oggi ha riconosciuto gli errori fatti, ha avuto equilibrio e vinto una partita delicata

Ben 103 gol in stagione. Questi i numeri che vi spingono a credere fino in fondo?
Secondo me sono tanti. In questi 18 mesi la Roma ha fatto 7 punti in meno della Roma, sono numeri importanti. Diventa importante finire con una classifica corretta.

Fazio ha avuto un piccolo appannamento, ma ha sempre avuto la fiducia dell’allenatore. È uno di quelli cresciuti di più?
Ha fatto un campionato importantissimo, è un giocatore importantissimo. Ha carattere, personalità, costruisce sempre da dietro, cosa fondamentale per una squadra come la Roma. Sotto l’aspetto fisico ha cattiveria di risolvere in fase offensiva e di togliere difficoltà in fase difensiva. Gli ex erano stimolatissimi oggi, stanno facendo molto bene. Linea difensiva perfetta, mentalità e carattere da grande squadra.

Giocando con i 4 difensori bloccati, non c’è vantaggio anche in fase offensiva?
Chiaramente i rientri vanno fatti ugualmente, se no poi non la prendi anche se ti sembra sia una partita facile. Questi che reggono più botta in fase difensiva ti fanno stare più tranquillo. Si può essere più spalmati per il campo.

State vincendo il girone di ritorno, avete più punti di tutti. Li avete ottenuti utilizzando il minor numero di giocatori di tutta la serie A. Mi fa pensare che questa sia una squadra da corsa a tappe, ma mancano i cacciatori che permettano di vincere gli scontri diretti.
Ora si può leggere anche così, a posteriori l’analisi può essere anche questa, o quella che io ho cambiato poco e potevo cambiarne qualcuno di più. Secondo me non siamo al livello di possibilità di cambi della Juventus che da domenica a mercoledì cambia 8 giocatori senza modificare la qualità. A quel livello lì diventa difficile. Poi io ho le mie possibilità di sostituire giocatori forti e avere lo stesso risultato, probabilmente ho cambiato anche poco.

Quindi quello che vi manca per arrivare al livello della Juventus è il numero di cambi di qualità?
No, io non voglio dire questo. Dovevo cambiare di più io in queste partite così ravvicinate. Ci sono successe l’addizione di più cose insieme. Quattro crociati… era da tanto che non si verificano. Florenzi in questo momento sarebbe stata tanta roba. Chiaramente se si mettono a disposizione questi giocatori qui ci sarebbe stata qualità di primo livello in più. La risposta è sì, dovevo cambiare di più.

Sei punti di distanza dalla Juventus con lo scontro diretto da giocare. Crede ancora allo scudetto?
Credo a tutto. Finché non c’è la matematica noi dobbiamo lavorare in maniera corretta e seria come abbiamo fatto oggi, poi si guarda a quello che fanno nella prossima partita.

SPALLETTI A RAI SPORT

La Roma ha vinto senza soffrire molto
Sono stati dei professionisti veri. Oggi c’era caldo e pressioni. Sono stati perfetti.

La Juve resta a +6 ma resta lo scontro diretto, è giusto crederci?
E’ giusto continuare a lavorare per accorciare questa distanza.

Dzeko ha segnato anche oggi però è sembrato timido nelle partite decisive, è un suo limite?
Mettiamoci d’accordo: quando faceva gol gli rompevo le scatole ma ora dico il contrario di quanto dice e bisogna accettarlo.

E’ tanto difficile continuare a provare a sognare di vincere lo scudetto?
Noi dobbiamo fare bene in queste sette partite per il futuro della Roma e per i tifosi e questo va anche ad influire il fatto di avvicinarsi alla Juventus che però va fortissima.

Dove le cose non hanno funzionato sin ora?
Dove siamo usciti sconfitti. Sia in Europa League che in Coppa Italia abbiamo perso una di due partite. Purtroppo vince solamente una squadra, quindi sono episodi che ci possono stare. Conta come ci si comporta lungo il tragitto e la Roma ha fatto bene. Conta come porto il tutto sulle mie spalle e non sulle vostre.

SPALLETTI A ROMA TV

Gara complicata, ci voleva una risposta.
La reazione era fondamentale, la partita da cui venivamo poteva creare dei problemi. Poteva venire un momento difficile, invece ci siamo preparati bene. Abbiamo detto in allenamento che dovevamo dare tutto per ripartire, con il ghigno. Benissimo la linea difensiva, Ruediger e Jesus non hanno mai sofferto l’1 contro 1, contro gli attaccanti sono stati bravissimi ad eccezione di qualche palla dove Szczesny è stato attento. Oggi gli si fanno i complimenti, è stata una grandissima reazione da squadra forte nella testa e anche nei muscoli.

La linea a 4 è una soluzione del momento o praticabile?
Praticabile, non abbiamo mai avuto tutti i difensori a disposizione, o abbiamo sempre dovuto compensare altre situazioni nel campo. Loro hanno qualità di tenere equilibrio e accompagnare l’azione, nascono centrali ma hanno fatto anche gli esterni. L’allenatore della Germnia ha chiesto a me se Ruediger fosse centrale o terzino, io non ho dubbi perché credo che sia molto più forte da centrale ma può fare benissimo anche l’esterno. Juan Jesus ha passato quel momento in cui ha sbagliato 2-3 situazioni, gli si attacca l’etichetta di quello avariato e si va avanti così ma lui ha fatto sempre bene quando chiamato in causa, sia da centrale che da terzino o da quinto.

Numeri importantissimi per questa Roma, anche in proiezione.
Sono miei questi numeri, ognuno ha i suoi. Ti presentano numeri, ma tra 1,2 e 3 ci sono altri numeri come 1,2 o 1,3. Di numeri ne abbiamo fatti di importanti, poi alcune partite non le dovevamo sbagliare sotto l’aspetto della personalità e del mantenere la testa lucida. Le abbiamo sbagliate proprio per voler fare qualcosa di più. Oggi era da aspettare, far trascorrere in previsione della fatica, dell’orario e del fatto che loro venivano da un buon momento. C’era da stare attenti e non farsi prendere dalla voglia di fare qualcosa in più che sarebbe stata pagata a caro prezzo.

Giocare ogni 7 giorni può essere un vantaggio per lavorare meglio in settimana?
E’ un grandissimo vantaggio, allenarsi e far recuperare i calciatori è fondamentale, toccare quei tasti che è bene sempre stimolare prima di giocare. Un calciatore si dimentica se non lo abitui ad avere quelle attenzioni lì.

Grande qualità di molte giocate importanti dalle quali sono anche scaturiti i gol.
Fare tre gol poi non è mai facile. Abbiamo sbagliato a imbucare qualche palla, dove abbiamo avuto un atteggiamento giusto ed equilibrato. Poi nel palleggio a metà campo gli abbiamo tirato fuori il mediano e abbiamo messo tante volte Salah dietro la linea difensiva. Quest’imbucata con il loro pressing alto ci ha concesso terreno.

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

Questa vittoria ci voleva dopo l’eliminazione nel derby, era una partita difficile…
Era una partita che arrivava in un momento particolare, che poteva diventare difficile per come ci saremmo potuti atteggiare in questa partita sia durante il match che nei pochi allenamenti che abbiamo fatto. Non si fosse vista quella serietà e professionalità da grandi uomini, poi, sarebbe stata difficile. La linea difensiva è stata perfetta, la squadra ha fatto girare la palla in maniera corretta vista anche la temperatura. Stessa qualità offensiva, facendo 3 gol, per cui non era facile.

Quanti punti saranno necessari per vincere il campionato?
E’ un conto che si fa difficile, nel senso che se la Juve in 7 partite ne fa 21 a noi in sette partite ce ne vogliono 27. Se ne fanno tre di meno loro e noi tre di più vincono comunque loro. Loro sono forti, le hanno vinte quasi tutte e hanno dei numeri impressionanti. E’ chiaro che noi poi dobbiamo cercare di avere degli stimoli importanti perché dobbiamo giocare partite importanti e creare sfide importanti. Per ora c’è solo questa per cui la teniamo accesa finché si può. Oggi i ragazzi hanno fatto una buona partita.

La difesa a 4 è stata motivata dalle difficoltà offensive viste nel derby o un ritorno all’origine?
Non sono 4 difensori centrali, Juan Jesus ha giocato molte volte il terzino anche all’Inter, a San Siro ha fatto anche il quinto della linea. Ruediger gioca spesso anche in nazionale come quarto di destra. Il suo allenatore quando ci è venuto a trovare per guardare degli allenamenti mi ha chiesto se lo vedevo più terzino o centrale, perché anche lui ha il dubbio. Ruediger lo può fare, chiaro che con questa forza in fase difensiva è più facile lasciare più liberi quelli davanti e non c’è bisogno per forza del raddoppio o del triplicare la fase difensiva su degli esterni forti come ha il Bologna. Di Francesco, Verdi…sono giocatori forti. Noi abbiamo scelto di fare il possesso palla e nel non scoprirsi mai perché il rischio era di prendere le ripartenze. Ci abbiamo perso due partite per andare troppo frettolosamente in avanti per poi esporci ai contropiedi. Ci abbiamo perso un partita fondamentale per questo motivo. Sono stati in campo perfetti, con la linea difensiva compatta e poi c’è stato un Nainggolan stratosferico. Strootman e Salah benissimo, De Rossi bene. Dzeko deve migliorare, deve dare di più. Ha dei gol, dei numeri importanti ma deve dare di più sotto l’aspetto del stare dentro una squadra e del fare le cose che deve fare l’attaccante. Ha fatto gol, ma i numeri dei gol sono fini a se stessi, perché senza squadra non si fanno e di conseguenza deve essere più disponibile per il palleggio e deve essere più cattivo in area, perché oggi il gol gli è stato preparato benissimo dagli altri. Poi l’ha fatto, ma glielo hanno fatto fare gli altri. Bisogna pure caricare su qualcosa.



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