Luciano Spalletti, allenatore della Roma

Luciano Spalletti, tecnico della Roma, ha parlato al termine del match vinto contro il Pescara per 4-1.

SPALLETTI A SKY SPORT

Dzeko? Abbiamo seguito il suo sguardo mentre il bosniaco la insultava, ci è piaciuta la sua freddezza. Sta maturando…
(Ride, ndR) Prendo le offese tutto l’anno, sono maturissimo sotto questo aspetto qui! Avevo paura prendesse la via della panchina, Dzeko è grosso… (ride di nuovo, ndR).

A un allenatore viene voglia di rispondere in questi casi?
Che si deve rispondere? Niente. Nello spogliatoio ci siamo trovati, ci siamo baciati e poi si riparte. Se lui capisce quello che è il senso, quello che è il suo e il mio ruolo, diventa ancora tutto più facile, se no è uguale. I ruoli ci sono. Faccio una sostituzione perché ho delle idee, in questo caso qui perché lo voglio preservare visto che abbiamo 3 partite fondamentali e perché senza di lui non possiamo giocare, è l’unico terminale offensivo che abbiamo. Non è che ne abbiamo tanti. Se una volta abbassa troppo il livello di lotta e lo voglio levare, lo risostituisco. Per cui poi cambia poco.

Si è vista una buona condizione fisica. È un elemento che dà fiducia per questo sprint finale?
Sì, è un elemento che dà molta fiducia. Era una partita difficilissima, il risultato andava portato a casa a tutti i costi. L’abbiamo portata a casa in maniera corretta, facendo un buon calcio e bei gol, rimanendo in equilibrio fino al 4-0. Sul 4-0 poi immancabilmente abbiamo abbassato un po’ il livello di confronto e di lotta, mentre gli altri invece rimangono applicati perché sono un po’ frustrati da quello che è il risultato e vogliono venire a tentare di farti almeno un gol.

Dopo i 20’ in cui avete dominato e sprecato molto, il Pescara sembrava fosse rientrato in partita. Hai temuto un po’?
Quando si sbaglia tante situazioni come ci era successo nella prima mezz’ora è così. Quando sbagli loro con questa pallonata in verticale a giocare nello spazio se la preparano e sono mentalmente pronti per andare a sfruttarla. Poi diventa un problema. Per fortuna si quell’uno-due alla fine del primo tempo che ha reso tutto più facile, ma fino a quel momento lì… Si vedono i risultati, si vede il Crotone, l’Empoli: quando vai a giocare queste partite qui hai tutto da perdere e niente da guadagnare.

Cosa le dà maggiore fiducia nella corsa con il Napoli? Gli automatismi in fase offensiva, i punti di vantaggio? Cosa?
Ci sono un po’ di contenuti dentro quella che è la nostra posizione di classifica. Ora abbiamo delle settimane per poter lavorare bene, per poter mettere a posto quello che è il discorso tattico e fisico come è successo in questa settimana in cui ci siamo preparati bene e siamo arrivati in condizione fisica di livello e qualità. I quattro punti di distacco non sono pochi a 5 giornati dalla fine. Ci possiamo permettere 2 pareggi e loro con 2 vittorie non riuscirebbero a prenderci, rimarremmo comunque in vantaggio. Però poi c’è da fare risultato lo stesso perché il Napoli è un cliente scomodo, ha fatto vedere di poterle vincere tutte quindi bisogna fare altrettanto.

È arrivato Monchi. Avete già iniziato a condividere idee e strategie per il prossimo anno? Vi siete già parlati?
No, al momento non ci ho mai parlato. Tutti dicono che è un grande professionista, basta vedere quello che ha fatto in precedenza. La società è stata brava a portare a casa una pedina importante per l’organizzazione. Ci sarà modo di parlarci in questi giorni, penso che rimanga qui qualche giorno.

Il futuro? Ieri sembra esser cambiato qualcosa… sembra esserci stata un’inversione di tendenza.
Questi sono tutti vostri tagli, senza stare ad ascoltare bene quello che si dice. Io ho sempre detto che se non avessi vinto sarei andato in funzione di quelle partite che bisogna giocare. Quando non vinci, e non hai vinto, c’è da arrivare in fondo al campionato. La posizione di classifica che abbiamo è una posizione di quelle bellissime e importantissime. Il lavoro che è stato fatto ora dopo ora, giorno dopo giorno, mese dopo mese, da questi professionisti è un lavoro importante. Davanti c’è solo la Juventus.

Secondo posto varrebbe come una vittoria?
Se ci arrivassimo sarebbe da considerare come un risultato eccezionale. Quelli davanti hanno fatto meglio di tutti in Europa, per cui oltre non si può andare. Chiaramente ci sono partite in cui abbiamo rallentato. Nell’analisi e nella valutazione di quello che abbiamo fatto, ci sono partite in cui abbiamo rallentato. Abbiamo perso e siamo usciti da competizioni dove si poteva andare avanti, ma non siamo mai tornati indietro. Abbiamo rallentato, abbiamo perso delle partite, ma la squadra ha fatto bene. Dall’anno scorso fino a quest’anno ha avuto coerenza di risultati, di prestazioni e di numeri fatti. Ma bisogna arrivare in fondo, poi si esibisce la pagella di quelle che sono state le lezioni di tutta la stagione.

Per la società il rammarico più grande è l’uscita dai preliminari di Champions, per i tifosi quella dalla Coppa Italia. Il suo rammarico della stagione?
L’Europa League, così le abbiamo dette tutte (ride, ndR). Anche quasi tutte le altre squadre si giocano soltanto la posizione in classifica e basta. Eccetto Juventus e Lazio.

La lasciamo a Dzeko…
Sì sì, state tranquilli.

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Una delle vittorie più importanti del campionato, non una risposta importante. Nel senso che questa era una partita da portare a casa, da fare qualcosa di buono sotto l’aspetto di gioco per portare autostima e convinzione. Partita eccezionale da parte dei ragazzi. Il secondo posto è un traguardo che questi calciatori meritano, però è chiaro che mancano 5 partite e che c’è da fare risultati importanti, abbiamo confronti di altissimo livello con squadre di altissima qualità. Il Napoli fa vedere di essere temibilissimo sotto tutti gli aspetti, l’importante è arrivare con forza, tranquillità, consapevolezza di avere mezzi per giocarci risultati.

Il derby?
Sono quelle partite che non importa andarci a mettere le mani, i ragazzi troveranno motivazioni da soli.

Džeko?
Mi ha chiesto se faccio il furbo? No, davvero? (ride, ndr). Non me n’ero accorto. Bisogna che vada dentro.

Come l’ha presa?
Lui mi ha baciato, io l’ho ribaciato. Sembrano due cose differenti. È un problema grosso, vedrò di metterlo a posto, non mi ero accorto di tutto questo. Si vede da qui dall’immagine, lui è un po’ arrabbiato mi sembra. È arrabbiato. Menomale che non è venuto in panchina, perché grosso com’è…

Forzatura sostituirlo?
Poco corretta lo dite voi, io posso dire che essendo un centravanti che è l’unico che ho e ho 2-3 partite fondamentali e vinco 4-1 faccio un ragionamento diverso, che non voglio giocare senza di lui.

Che vuol dire scorretto?
Le letture possono essere all’opposto di quello che pensi. Anche io dico il mio pensiero.

 Tra poco corretto e scorretto che differenza fa?
Io l’ho tolto perché domenica ho il derby, poi ho il Milan, poi ho la Juventus e non posso giocare senza Džeko, che è l’unico centravanti che ho. Se mi dici che sono scorretto senti la mia opinione (si rivolge a Panucci), domenica ho tolto Manolas, Salah mi serviva anche stasera, Emerson Palmieri aveva cominciato a sentire fatica e l’ho dovuto sostituire, Paredes era mezzo e mezzo, sennò toglievo Salah, Džeko ed El Shaarawy, davanti ne ho pochi e bisogna che faccia gol. L’ho tolto per questo. Scorretto, no. È una lettura personale.

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Come avete allungato sul Napoli?
Vincendo una partita delle più importanti della stagione, rischi di fare brutte figure come si sta vedendo che le squadre materasso fanno risultati inattesi, non hanno niente da perdere, qualità nelle gambe che gli consentono i 100 metri improvvisi, sono insidiose. Aver comandato dall’inizio alla fine è sintomo di maturità, di stare bene fisicamente e mentalmente. E’ uno dei risultati più importanti della stagione.

Ha fatto ragionamenti in vista del derby?
Sì, ho dato questo taglio qui. Il terminale offensivo è uno solo, avendo a disposizione tutta la settimana c’è la possibilità di lavorare fisicamente e tatticamente. Davanti non ho tante alternative, a volte quando devi vincere le partite i tre cambi si fanno tutti davanti e noi non abbiamo tre giocatori offensivi, poi si può giocare diversamente. Ma le caratteristiche di Dzko non le abbiamo in nessun altro giocatore. A 20 minuti dalla fine quindi se lo voglio togliere lo tolgo, e lo rifaccio se voglio, perché fa parte del ruolo. Mi hanno detto ‘ma puoi togliere Dzeko?’. Io sto attento, poi se sono grossi si rischia di buscarne anche, meno male che ha preso la via degli spogliatoi e non della panchina, è un armadio a 4 ante.

Sono cose di campo comunque…
Non ci sono problemi, comincia a venire dalla mia parte, ha qualche reazione dopo tutto quello che gli ho detto, quindi siamo contenti. Io so come parlano gli attaccanti, pensano solo a chi fa gol, non a chi non fa prendere gol. Come mai l’attaccante va sul portiere e il difensore no? Il premio per l’attaccante è il gol, per il difensore invece è la palla buttata via che però non è segnata da nessuna parte. Con un gol uno invece ci può marciare una stagione, ha il premio in base ai gol. Non funziona così.

Dove sta lavorando di più?
Ora si ha la possibilità di lavorare in 11 contro 11, si tocca un po’ tutto, si fanno simulazioni di gioco. Oggi abbiamo toccato questa ripartenza, nei primi 30′ li abbiamo tenuti chiusi al limite dell’area, loro abbozzavano l’uscita dopo la riconquista della palla e non abbiamo mai fatto 80 metri, solo qualche volta gli siamo risaltati addosso. Anche le distanze nel far girare palla erano corrette, perché dice ‘gioco palla 10 metri dietro e perdo palla non riuscendo a fare velocemente quei 10 metri incastrandomi tatticamente per la riconquista’. Anche la cura delle distanze dall’avversario quando hai la palla te è una qualità importante e un’attenzione che bisogna avere e oggi l’abbiamo fatto in maniera perfetta. Oggi abbiamo fatto una buona partita, anche se non mi piace aver preso gol. Però ci si può far poco, perché sul 4-0 loro poi hanno abbassato il livello di lotta della partita.

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Partita dominata ma il gol è arrivato nel miglior momento del Pescara
Il calcio funziona così, avevamo sbagliato tanto. Ci sono sempre alti e bassi in una squadra ed il rischio c’è sempre. Il Pescara ha saputo bene attaccare gli spazi e sono ripartiti molto bene ed abbiamo corso pochi rischi.

Lei sostituendo Dzeko ha pensato al derby?
No. Ho sostituito Emerson perché non stava bene, Paredes aveva un fastidio alla caviglia, sennò avrei sostituito tutti gli attaccanti. Bisogna far gol. Menomale che Dzeko è andato subito negli spogliatoi perché sennò c’era il rischio che mi menasse per quanto è grosso. Dopo ci siamo baciati per fortuna.

E’ rimasto sorpreso dalla reazione del bosniaci?
Non facciamo polemiche inutili. Ognuno ha le competenze per il ruolo che occupa ed io posso far entrare ed uscire chi voglio, non c’è alcu problema. Sono convinto che domenica fa gol perché lo farò giocare.

Se fosse capitato a te di essere in corsa per la classifica cannonieri, avresti reagito così?
Dzeko ha avuto 5 palloni davanti al portiere per far gol… Se si fosse applicato sul serio, quando passa qualcosa di buono la si sfrutta, ma così non è stato. Se sul 4-0, con la fortuna che abbiamo, fosse successo qualcosa di grave? Tanto quest’anno tra crociati ed altro abbiamo avuto molta fortuna. Ora ho 3 partite fondamentali (derby, Milan, Juventus ndr) e quindi li può far bene.

Ti ha fatto piacere vedere Dzeko reagire così a te che tanto l’hai coccolato?
Mi piace che ha avuto questa reazione. Lui non si è mai lamentato e non ha mai detto niente fuori posto.

Il fatto di arrivare secondi in campionato, non è comunque una grande vittoria?
E’ una vittoria se si valuta chi c’è davanti. Devo affrontare ogni partita come se fosse la più importante e so che arrivare secondi sarebbe un buon premio per attestare il nostro livello, perché davanti c’è la Juventus che è una squadra fortissima. Devo caricare al massimo ogni partita e, soprattuto, negli spogliatoi prima delle partite. Il mio “se non vinco vado via” è per caricare i calciatori.

Ha parlato con Monchi?
L’ho conosciuto velocemente perché dovevo stare con la squadra. Tutti dicono che sia un grande professionista.

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Hai conosciuto Monchi, qualche giorno fa avevi detto di riconoscere solo Massara.
L’altro giorno però non mi avevate detto che era stato contrattizzato. Massara è un grande professionista, l’ho conosciuto e ci si sta a contatto molto volentieri e ci si confronta. Stasera ho conosciuto Monchi, voi prima di me perché ho visto continue paginate di partenti, i piani di Monchi, su quelli che vanno via. Spesso vanno via invece di venire, ma fa parte dei giochi. Stasera non c’è stato molto tempo, per cui lo farò domani o dopodomani, ma dicono tutti che è un grande professionista. La storia racconta, di me racconta magari i calciatori, di voi gli allenatori.

Sulla partita.
La temevo molto, sapevo delle qualità del Pescara. Il suo allenatore Zeman sa caricarci sopra alle qualità dei gicoatori, sui tagli, le vampate, le ripartenze cattive per attaccare gli spazi. Aveva fatto dei buoni risultati, anche quelli di Empoli e Crotone, c’era il rischio di prenderla alla leggera. Abbiamo preparato bene la partita, abbiamo creato il vantaggio. Abbiamo fatto una grande partita, anche se sul 4-0 abbiamo alleggerito sulla lotta ma è normale. Il Pescara ha spinto di più, ha trovato il gol e non mi soddisfa.

Su Dzeko.
Io se avessi potuto avrei tolto tutti e trei gli attaccanti, devo giocare contro Lazio, Milan e Juve e ho solo una prima punta. Si è giocato poi col rombo e le due punti veloci ma avere un terminale come Edin… Ora è tutto ribaltato, all’inizio non lo dovevo giocare, ora l’ho tolto a 20 minuti dalla fine dopo che aveva avuto 5 palle gol per salire in classifica cannonieri. Aveva fatto fatica, risultato al sicuro, Emerson era un po’ che non giocava ed era rischioso farlo giocare 90′. Paredes aveva preso una botta alla caviglia, altrimenti avrei tolto tutti e tre quelli davanti.

Sul labiale di Dzeko: perché l’accusa di fare il furbo?
Perché si vede che mi conosce bene, va chiesto a lui. Io sono un po’ furbetto, ha detto una qualità, non m’ha mandato a f*****o. Sì? Allora lo voglio rivedere bene perché poteva fare qualcosa in più anche lì. Mi è piaciuta la reazione, ne abbiamo parlato nello spogliatoio. Di solito quando sbaglia i gol le reazioni sono tutte abbastanza normali, è proprio il lord. Fisico, forte ma correttissimo, gli è stato detto che non cade in area. Se ha avuto qualle reazione è segno che stia venendo dalla mia parte. Speriamo l’abbia anche domenica perché lo faccio rigiocare e quando segna lo vado ad abbracciare.



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