Stephan El Shaarawy, autore di una splendida doppietta in Champions League contro il Chelsea, ha commentato la vittoria dei giallorossi contro la squadra di Conte.
EL SHAARAWY A MEDIASET
Sei un nuovo El Shaarawy.
E’ una serata che mi porterò dentro per sempre, vincere 3-0 col Chelsea non capita sempre. Ce la teniamo stretta questa vittoria.
Primi nel girone.
Significa tanto per noi. C’era scetticismo, siamo andati a Londra e a Baku a fare 2 grandi partite, ma ancora non è finita.
Come racconti questo momento per te?
E’ speciale, una settimana intensa e piena d’emozioni.
EL SHAARAWY A PREMIUM SPORT
Notte indimenticabile.
Te la porti dietro tutta la vita una notte così. Davvero una serata perfetta.
Di Francesco sta lavorando tanto sulla mentalità.
Sta lavorando bene sulla gestione. Lavora tantissimo e si vede in difesa, siamo cinici e non prendiamo gol. I risultati poi si vedono.
E’ arrivato il momento della consacrazione per te?
Sto bene mentalmente ma nel calcio tutto cambia velocemente. Devo dare continuità ma se la testa sta bene tutto viene più facile.
EL SHAARAWY A ROMA TV
Sul Chelsea la maledizione del Faraone.
Serata molto speciale, è la mia prima doppietta in Champions. Serata indimenticabile, grande vittoria. Siamo molto soddisfatti.
A che punto è la percentuale di qualificarsi?
E’ alta sicuramente, dobbiamo mantenere la vetta facendo risultato a Madrid e col Qarabag. Questa vittoria ci dà tanta fiducia e consapevolezza nelle nostre forze anche per il campionato.
Quanto margine di crescita c’è?
Tanto, anche per quello che si è visto. Si vede da Londra ma anche da tutte le partite dove abbiamo lavorato insieme, sia in difesa che nella gestione della palla. Abbiamo lavorato in maniera perfetta.
Sulla differenza tra giocare a destra e sinistra.
Dipende anche dall’avversario. Mi sono trovato bene oggi con Florenzi dietro. Ho sempre detto di preferire la sinistra, ma non ho problemi. Oggi il mister ha deciso così ed è andata bene.
La tua grandezza ora è anche il sacrificio.
Sì, quello che chiede lui agli esterni, ci aveva detto che avremmo anche sofferto. Facciamo senza problemi quello che ci chiede. Anche sul secondo gol ci ho creduto, come col Chievo lo scorso anno, anche quello è stato apprezzato.
Può essere la stagione della doppia cifra?
Per me sì. Dal punto di vista psicologico penso di stare molto bene, per uno con il mio carattere se la testa gira anche le gambe vanno. Sto bene di testa e devo continuare con questa consapevolezza e questa fiducia. L’obiettivo è sicuramente di andare in doppia cifra.
Sulla Nazionale.
Ci tengo tantissimo.
EL SHAARAWY IN MIXED ZONE
E’ il miglior momento della tua carriera?
E’ un momento speciale per me, nella settimana del mio compleanno sono arrivati 3 gol. Un momento indimenticabile, sono soddisfatto per la prima doppietta in Champions e per una vittoria speciale.
Una vittoria che vi dà uno stimolo in più per il campionato?
Mentalmente è molto importante, ma lo sapevamo anche dopo Londra. Questa vittoria ci dà ancora più forza e consapevolezza. Ora non dobbiamo fermarci.
Vittorie costruite partendo dalla difesa.
Dal punto di vista difensivo stiamo crescendo molto, la squadra lavora bene insieme. Durante la settimana lavoriamo tanto e i risultati si vedono. Non prendere gol ci dà molta fiducia.
Con Di Francesco è più facile giocare anche a destra?
Non ho mai avuto problemi, preferisco la sinistra ma non vuol dire che non riesca a giocare anche a destra.
Il primo di questa sera è il gol più bello della carriera per te?
Per l’importanza della partita e per l’atmosfera che c’era me lo porterò dietro tutta la vita. C’era tutta la mia famiglia e il gol è per loro.
A chi vuoi dedicare questa serata?
Alla mia famiglia che era qua e a me stesso, perché sono davvero contento della vittoria e della prima doppietta in Champions.
Miglior partita in carriera?
Ho fatto una grande partita come tutta la squadra. Abbiamo messo tutto, l’avevamo preparata bene e siamo contenti.
Come ti trovi dal quel lato del campo? Sono cambiate le gerarchie?
Mi trovo molto bene, soprattutto con Florenzi ci siamo trovati bene. Preferisco la sinistra, ma non vuol dire che non posso giocare a destra e stasera si è visto.
Ti senti pronto a giocare a destra anche in Nazionale?
Dove mi chiedono di giocare gioco, sia a Roma che in Nazionale.
Dove può arrivare la Roma?
La consapevolezza ce la danno le partite che facciamo. Anche a Londra avevamo fatto bene e lo abbiamo ripetuto stasera. Non dobbiamo porci limiti ma dobbiamo dare continuità alle prestazioni.
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