Monchi, direttore sportivo della Roma, ha commentato la vittoria dei giallorossi contro lo Shakhtar e il conseguente passaggio del turno in Champions League.

MONCHI A PREMIUM SPORT

Si è preso delle rivincite, un voto a questa Roma?
Non è facile trovare aggettivi, abbiamo sofferto e alla fine abbiamo raggiunto l’obiettivo.

Vorrebbe incontrare il Siviglia?
Ora è il momento di esultare, da domani comincerò a pensare al sorteggio, lo farò nella mia testa (ride, ndr). Oggi penso alle persone che mi hanno dato fiducia e ai tifosi, che meritano serate come questa

Una confidenza, ma lei conosce l’inno della Roma?
Non lo conosco tutto ma lo canto, è un inno bellissimo. Vengo da una società che ne aveva uno bellissimo, ho avuto la fortuna di trovarne uno bellissimo, anche se non conosco tutto il testo.

Ci canterà il ritornello in diretta?
Se arriverò in semifinale (ride, ndr)


MONCHI IN MIXED ZONE

Che sensazione è?
“Felicità, orgoglio. Questo è un premio al lavoro, questa è una società speciale perché tutto quello che fa lo fa pensando ai tifosi. Sono contento per tutti i tifosi della Roma perché lo meritano”

L’altro verdetto è la qualificazione del Siviglia. Ci ha pensato in ottica sorteggio?
“E’ una possibilità perché siamo passate entrambe. Oggi ci godiamo questo momento, per i tifosi della Roma e per tanti amici che ho a Siviglia”

Arrivare ai quarti può aiutarla col mercato?
“Non credo che cambi tanto, ho un piano nella mia testa e lavoriamo secondo questo. Quello che la Roma farà da qui a fine stagione sarà importante ma il piano è nella mia testa”

E’ una rivincita per qualche critica?
“Sono 30 anni che sono nel calcio… Penso che la critica sia normale”



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